Descrizione
Il problema centrale di questa voce dell’Enciclopedia Filosofica consiste nel rintracciare le costanti, le oscillazioni, le fratture di significato del termine « mito » dall’antichità greca a oggi; nel ripercorrere, attraverso le tappe fondamentali del costituirsi di una « scienza del mito », i modi della sua appropriazione storica e culturale. La storia della « mito-logia » rimanda secondo Jesi a un’alternativa ancor oggi presente non solo nell’approccio culturale al mito, a anche nelle conseguenze radicalmente politiche che da questo derivano: la mitologia può infatti costituirsi come reperimento di costanti rappresentative o simboliche entro un vasto ambito culturale e storico o, all’estremo opposto, come la semplice regola di un gioco linguistico che tende a riunire sotto uno stesso nome la varietà di ciò che di volta in volta si presenta come l’enigma, il limite dell’inaccessibile, per ogni civiltà e per ogni cultura. Nell’analisi delle ricerche contemporanee – da Cassirer allo strutturalismo, da Eliade a Kéreny, da Jung a Dumézil a Propp – Jesi non abbandona mai la consapevolezza che il problema non è la accettazione ideologica e irrazionalistica della « sostanza » del mito, o il suo rifiuto, ma l’indagine sul concreto funzionamento della « macchina mitologica ».