Descrizione
Adolf Eichmann, tenente colonnello delle ss, fu uno dei principali organizzatori nazisti del massacro degli ebrei europei. L’argomento è tornato di attualità col processo di Londra intentato da David Irving contro Deborah Lipstadt e terminato con la condanna dello stesso Irving l’11 aprile 2000 per aver manipolato i documenti e falsificato la storia. Dopo la seconda guerra mondiale, Eichmann fuggì in Argentina e cambiò identità. Rintracciato dai servizi segreti israeliani fu trasferito a Gerusalemme dove fu processato e condannato a morte. La sua impiccagione è l’unica sentenza di morte mai eseguita in Israele. Questo libro che vi presentiamo è stato scritto durante il processo di Gerusalemme nel 1961 ed è un reportage in vivace stile giornalistico, che offre un quadro delle testimonianze rese durante il dibattimento e dell’atmosfera che lo contornò. Eichmann si difese sostenendo di essersi limitato ad obbedire “nel rispetto della disciplina, dei doveri militari in tempo di guerra, e del giuramento di fedeltà”. Ma di fronte ad ordini così palesemente illegali si può invocare il dovere di obbedienza? In verità una perizia psichiatrica, provò che Eichmann aveva “la brama di uccidere” ed è per questo che ha svolto il suo compito con fervore, con lealtà al nazismo, con piacere quasi. È un libro importante per capire Eichmann e il meccanismo nazista della strage contro gli ebrei indifesi, gli unici contro i quali ebbe il coraggio di combattere.