Descrizione
Giunto tardi all’esperienza architettonica, Michelangelo si provò in questo campo dopo essersi imposto come scultore e come pittore, e tuttavia la sua attività lasciò testimonianze di straordinaria altezza e di importanza eccezionale per il futuro: fu proprio l’approccio di uno scultore a permettere innovazioni fondamentali nel territorio dell’architettura. In questo volume l’opera architettonica di Michelangelo è indagata in ogni suo aspetto, non solo in quelli formali, ma anche in quelli statico-funzionali, teoretici e simbolici. Ackerman mette in luce la profonda unità esistente tra le sue ricerche plastiche e quelle architettoniche, l’interdipendenza di forma e struttura, come la tendenza a sottolineare la struttura a fini espressivi e quella, attualissima, a coinvolgere cineticamente lo spettatore nell’opera. All’analisi lucida e innovatrice dei caratteri fondamentali e dell’evoluzione dell’iter architettonico di Michelangelo segue un esemplare catalogo che fa il punto della ricerca su ogni edificio e spesso propone nuove soluzioni. Le conclusioni cui arriva questo doppio avvicinamento fanno sdel libro una tappa obbligata della storiografia artistica. La nuova edizione corregge alcune difformità critiche emerse e segnala studi e ricerche che hanno approfondito momenti e aspetti della ricerca.