Descrizione
La concezione di James Hillman, uno dei più significativi epigoni della scuola di psicologia analitica, rappresenta una elaborazione e un ripensamento dell’intuizione fondamentale della psicologia junghiana: la teoria degli archetipi, concepiti come nuclei costitutivi dell’inconscio collettivo. L’attenzione di Hillman si concentra su un esame della fenomenologia delle figure mitologiche: gli dei pagani, la loro iconografia, i loro attributi, l’alterno gioco del loro incarnarsi e distaccarsi dalla coscienza collettiva. Di un simile universo di figure mitologiche fa parte integrante la polarità tra Senex e Puer, che costituisce l’oggetto di questo saggio denso e affascinante. La sua insistita dicotomia fornisce, secondo Hillman, l’archetipo per il fondamento psicologico del problema della storia: