Descrizione
Il rapporto di Enrico Filippini (1932-1988) con la sua terra d’origine è stato il nodo intorno al quale si è sviluppato il senso di un’esistenza. L’emigrazione dalla Svizzera “claustrofobica” e la ricerca di uno spazio portarono l’intellettuale ticinese all’impegno per l’università – intesa come ambiente e non come istituzione – al lavoro editoriale per Feltrinelli, all’esperienza nel Gruppo ’63 e infine al grande giornalismo culturale per “la Repubblica” Alla narrazione affettuosa e sapiente di Volonterio sull’avventura esistenziale e di scrittura di Enrico Filippini si affiancano gli importanti contributi di Fulvio Papi e di Massimo Cacciari, tre scritti inediti e infine undici interventi dello scrittore svizzero sulle pagine culturali di “Repubblica” degli anni ottanta.