Descrizione
Settembre 1943. Un messaggio cifrato. Una firma celebre. Ed ecco l’intera Nazione abbandonata agli artigli della feroce rappresaglia germanica per il tradimento degli Italiani … I Comandi Militari vedono fuggire i loro Capi. Le Truppe, senza più ordini, restano in balia di se stesse e si sbandano per ogni dove in un immenso lacrimevole esodo. Un intero Esercito è costretto a travestirsi in casa propria per sfuggire alla razzia ed alla conseguente deportazione ai lavori forzati in Germania. Le Forze Armate Italiane, che avevano combattuto in Europa e in Africa, si ritrovano di colpo impotenti a difendere le proprie case e le stesse loro famiglie. Il territorio nazionale, divenuto terra bruciata dove due eserciti stranieri si fronteggiano non curanti della vita e dei beni delle popolazioni civili, non ha più soldati per difenderlo almeno dagli eccessi degli invasori e dei loro antagonisti. L’Italia è interamente caduta in balia di uno dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Questo l’atroce destino riservatoci dai massimi Capi! Dopo, si è fatta e si continua a fare a ragione l’apologia dei Partigiani del Nord. Ma s’ignorano sistematicamente gli infiniti drammi degli « sbandati del sud », di quelle centinaia di migliaia di ex-combattenti che, non solo fecero tre anni di guerra disperata (La guerra sbagliata!) ma subirono, quando non fu la morte, sofferenze inaudite fisiche e morali, travolti da un messaggio che fece più male all’Italia dell’intero ciclo di guerra combattuta su tutti i fronti. Mai nessuno ricorda ed esalta il sacrificio immenso degli « sbandati », cui oltre alle ferite delle carni, furono inflitte anche le umiliazioni tremende d’una sconfitta ignominiosa che ciascuno di loro dovette « firmare » da Salerno giù, lungo il decorso meridionale della Penisola, nel tempestoso errare nella ricerca della salvezza. Ogni « sbandato », « comandante di se stesso », fu un eroe, quando non fu vittima, ma nessuno mostra di ricordarsene. Nessuno spende mai neppure della vuota rettorica per l’epica d’una moltitudine che, con la sopravvivenza, tenacemente ricostruì poi il Paese. Questo libro tenterà di far ricordare … Esso è dedicato agli « sbandati » del ’43, al loro doloroso cammino che non poteva avere ormai altra meta umanamente possibile: il ritorno a casa o la morte … Il racconto qui affidato inizia proprio da questa promessa.