Descrizione
« Sempre più il viaggiatore sentiva svanire il confine fra il proprio mondo interiore e l’esterno, fra ciò che era lui stesso a creare e quello che realmente gli stava dinanzi, finché non riuscì più a distinguere l’uno dall’altro e iniziò ad avvertire il proprio animo come un qualcosa di esterno e gli oggetti esterni come il suo mondo interno. » Per tutto il libro il lettore verrà coinvolto in scambi di questo e altro tipo a seconda che, nello sterminato labirinto di specchi offerto dalle visioni oniriche di Ende, decida di seguire una via piuttosto che un’altra, quando non addirittura di amplificare le già innumerevoli possibilità di lettura aggiungendo i propri itinerari interiori, le proprie visioni. Giramondi, funamboli, pompieri, angeli, ciechi, dittatori, donne obese, bambine, principesse si muovono attraverso stanze, palcoscenici, fili sospesi, alberi di nave, deserti, cattedrali, stazioni ferroviarie e creano storie di volta in volta poetiche, bizzarre, assurde, surreali, sinistre che sul momento sfuggono a interpretazioni troppo razionalistiche. Dopo, nel bel mezzo di uno sterminato corteo che vaga per il mondo alla ricerca di una parola che salvi l’umanità, a una mostra d’arte, ai margini di un terrificante incendio, ecco che quegli stessi personaggi fanno di nuovo la loro comparizione, si trasformano da attori generici in protagonisti o viceversa, intervengono a definire una storia iniziata molto tempo prima o a fornire una « chiave » che può chiudere una porta del labirinto o spalancarne altre cento contemporaneamente, in un circolo vizioso senza scampo (« Soltanto chi lascia il labirinto può essere felice, ma soltanto chi è felice può uscirne »), qualora non sia il lettore stesso, con le sue proprie ali, a scoprire la via di fuga. Nessun altro libro più di questo, in effetti, esige tanto dal lettore: è lui l’altro specchio che risveglia il libro alla vita, riversando nelle immagini offerte il mondo delle sue esperienze, i suoi ricordi, le sue sensazioni, i suoi sogni e le sue speranze. Si è sempre affermato che i sogni hańno un effetto salutare. Forse ciò vale anche per questo libro, che con il sogno ha tanto in comune.