Descrizione
Non era mai stato nelle intenzioni di Gesù Cristo colpevolizzare, condannare e perseguitare le donne. Eppure, in suo nome, per secoli il sesso femminile è stato vilipeso e sottomesso. In alcuni periodi storici i ministri di Dio sulla terra hanno dimostrato addirittura un odio feroce e ossessivo. Per duemila anni, così, hanno sfilato nell’immaginario cattolico modelli di donna fissi, che nascondono sentimenti contraddittori: le diverse figure di madre, fra cui spiccano Eva, colpevole di averci condotti alla dannazione, e Maria, vergine e genitrice al contempo. E poi le puttane e le streghe, fatte di sola carne e prive di dignità umana, che impersonano il peccato, la sessualità, il Diavolo. A qualsiasi modello la si riduca, la donna è sempre l’origine di ogni male, un essere che sovverte l’armonia del mondo e le leggi che lo governano; una creatura da sorvegliare e controllare, se non si vuole precipitare nel caos. Nemmeno la santa è un personaggio del tutto positi vo: perfino lei è guardata con sospetto, in quanto portatrice di una volontà di autonomia e realizzazione personale che non si addice alla donna. Ma non esiste dunque un modello femminile che possa soddisfare la cultura cattolica? Ripercorrendo i testi dei Padri della Chiesa, passando per la Controriforma e la caccia alle streghe, analizzando secoli di repressione sessuale, sottomissione, disprezzo, Guy Bechtel arriva a concludere che sì, ne esiste uno, e risponde ai canoni di Bécassine, un personaggio dei fumetti francesi dell’inizio del ventesimo secolo: si tratta di una giovane domestica di provincia, stupida ma simpatica, un’oca allegra e devota. In un saggio che dà testimonianza di ingiurie, pregiudizi, fobie e angherie di cui si è macchiata la nostra cultura, viene tracciata la storia completa dell’antifemminismo cattolico. Un percorso nell’evoluzione delle idee e del costume che aiuta anche a comprendere i conflitti attuali sui temi della parità, dell’aborto, della contraccezione.