Descrizione
« Viveva allora a Parigi una fanciulla di nome Eloisa … » È grazie a questa breve frase, scritta da Abelardo, che entra nella galleria degli amori sfolgoranti una delle creature più straordinarie di tutti i tempi. La si è potuta chiamare « la donna che inventò l’amore » perché ella si staglia come una torcia sulla soglia del secolo che seppe trasfigurare il sentimento amoroso in passione. Nata tra il 1100 e il 1101, la bella studentessa del chiostro di Notre-Dame visse totalmente, nella carne e nell’anima, le ebbrezze e le lacerazioni d’una scoperta superba ma densa di vapori demoniaci, una scoperta che avrebbe sconvolto l’ordine dell’amore umano. Trascinati nella stessa stordente spirale, Abelardo e Eloisa rimasero i testimoni esemplari della prodigiosa rivoluzione dei costumi avvenuta all’alba del dodicesimo secolo, che fu in realtà il nostro “vero” Rinascimento. Intorno a Eloisa, rivive tutta un’epoca ricostruita con minuzia, e osservata anche nei dettagli più familiari, e anche più autentici. Completamente padrona di se stessa, personaggio modello dotato d’una forza segreta, Eloisa è una donna doppiamente ammirevole: come amante, innanzi tutto, capace di andare tanto lontano quanto le consente il completo oblio di se stessa; e come esempio, dopo di fermezza e di coraggio, vorrei dire di eroismo intimo. Senza dubbio, sulla misura d’un destino eccezionale, la sola forma d’eroismo autentico, quello che deve essere senza inutile chiasso, discreto, e conosciuto solo da quell’altro essere che ne prova allo stesso tempo le difficoltà e le vittorie.