Descrizione
Tre gocce di sangue contiene i sette racconti piú significativi di Sadègh Hedayàt, in Italia noto soprattutto come autore del romanzo La civetta cieca. Il fascino della prosa di Hedayàt nasce da un felice connubio: egli, se da una parte è l’indiscutibile erede di favolose tradizioni orientali (dell’antica Persia, ma anche dell’India, dove visse per un certo tempo), dall’altra è buon conoscitore di quegli autori europei, da lui scoperti a Parigi negli anni Trenta e Quaranta, che hanno espresso il crescente disagio dell’Occidente contemporaneo (valga l’esempio di Kafka). Cosí si spiega come in queste pagine gli stessi personaggi emblematici provenienti da una antica letteratura mistica, immersi in una atmosfera che cancella ogni confine tra lucidità e delirio, tra temporalità ed eternità, sembrino rispecchiare talora le incertezze che percorrono la società moderna. Anche l’uso dell’oppio, elemento ricorrente in molti racconti, qui diventa un ponte rituale per introdurre il lettore in una sfera in cui trionfa l’infinita misteriosità dell’esistenza. Contro il mondo delle convenzioni e delle comunicazioni rassicuranti, i personaggi di Hedayàt compiono “viaggi” estremi e imprevedibili che li espongono alla caduta nella solitudine piú assoluta, nella follia e nella morte, ma ciò che li attrae non ci rimane mai estraneo e, in un certo senso, ci convince.